Degustazione alla cieca di vini “Susumaniello”
In collaborazione con ‘Caffè Letterario della vedetta sul Mediterraneo’ – Giovinazzo (BA)
Il Susumaniello è un vitigno autocnono a bacca rossa della nostra regione, la Puglia.
Viene coltivato prevalentemente nella provincia di Brindisi, ossia nella zona del Salento.
Deve il suo nome al fatto che questa vite, specialmente nel suo primo decennio di crescita, è molto produttivo, tanto da caricarsi in modo eccessivo di grappoli di uva, proprio come un “somarello”.
E’ un vitigno che, insieme al Negroamaro, rappresenta la storia vitivinicola del terroir del Salento.
Infatti il Susumaniello è presente nel sistema ad alberello del Salento in una percentuale del 20%, mentre il negramaro occupava il restante 80%.
Infatti, si usava impiantare questi due vitigni insieme in modo da garantire una vendemmia che fosse già equilibrata nella composizione delle uve.
Il Susumaniello è caratterizzato da un acino piccolo e tondo. In generale, più un acino di uva a bacca rossa è piccolo, maggiore è la sua concentrazione di polifenoli e antociani, quindi è molto colorato e un’acidità molto bassa.
All’opposto, il Negroamaro ha invece un’acidità molto alta quindi si contrastano ma in perfetto equilibro insieme dove le proprietà organolettiche dei polifenoli e degli antociani del Negroamaro, venivano compensate ed esaltate dal Susumaniello.
Negli anni, gli ammodernamenti che ha subito il sistema dei vitigni italiani nel passaggio dal sistema da alberello a spalliera per consentire la meccanizzazione della raccolta, l’estirpazione violenta dei vitigni ha causato la scomparsa quasi totale del Susumaniello ma che ultimamente sta vivendo un momento di rinascita.
Pino Posa
Nel suo DNA ci sono sicuramente tracce di vino: il nonno, infatti, dal lontano 1890 fino al 1940, gestisce una cantina con mescita di vino, una wine bar dei tempi d’oggi. Lui stesso, nel 1996, apre a Minervino Murge un locale con vendita e mescita di vino, “Enoteca La torre”, un punto di riferimento importante nella zona. La sua passione diventa una professione: si diploma sommelier e partecipa a vari master AIS con illustri professionisti del settore tra cui Franco Pastore.
Attualmente collabora con una delle più importanti cantine della Puglia.